venerdì 23 gennaio 2009

La prima sceneggiatura: considerazioni


Ho voglia di condividere un sano momento di pre-produzione! Quello che segue è uno stralcio della prima versione della scena introduttiva degli Interludi. Ho sempre pensato che la voce fuori campo fosse un ottimo stratagemma per condensare informazioni all'interno di uno spazio limitato di minuti, soprattutto se in quei minuti non vediamo altro che due ragazze fare un picnic...poi però abbiamo trovato altre scene da inserire in mezzo a quella descritta, e il monologo della Petrova si è perso per strada. Non ne sono scontento, ma in definitiva era troppo lungo e prolisso. Forse, con una buona voce...



1 – Un lenzuolo (che fino a un attimo prima copriva letteralmente l’OBIETTIVO) viene steso sulla sabbia. Siamo su una SPIAGGIA FLUVIALE, e in scena ci sono due ragazze. Una è ELENA PETROVA, l’altra è ELOISA.
Stacco su:

2 – ELOISA dispone sul lenzuolo alcune vettovaglie, mentre ELENA, silenziosa, assiste all’operazione coperta da un plaid. Parte da qui il sussurrato MONOLOGO della PETROVA, che ci accompagnerà fino alla fine di questa sequenza.

PETROVA (voce fuori campo)

Come inizia una storia? Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che l’universo funzioni come una spirale, e che gli uomini si trovino a ripercorrere i medesimi sentieri del loro passato, in un continuo susseguirsi di esperienze uguali a se stesse. In altre parole, secondo questi eminenti studiosi, il futuro imiterebbe il passato, o forse è il passato che anticipa il futuro, e quindi la storia stessa non sarebbe che il ripetersi di un atto già avvenuto, oppure la messa in scena di qualcosa di là da venire. Ma nessuno sa cosa sia effettivamente una storia…

Intanto ELOISA sta giocherellando con alcuni gusci di lumaca, disponendoli in strane configurazioni sulla sabbia, rigirandosi tra le mani come oggetti pieni di segreti. ELENA PETROVA, al contrario, fissa l’orizzonte, perduta nei suoi pensieri.

PETROVA(fc)

…o come raccontarla. Forse è una sterilizzazione di un fatto, come le vite dei santi, o le parabole. O forse è un analisi minuziosa, come nei documentari sulla vita dei pesci. Oppure è come una malattia…

ELOISA lancia un’occhiata compassionevole ad ELENA. ELENA ha un tubicino di plastica che le fuoriesce da sotto la coperta e le si infila nel naso. Quanto basta per farci capire che questa ragazza è malata.

PETROVA (fc)

…quando ti accorgi che ce l’hai è troppo tardi, ci sei dentro fino al collo, e magari non c’è più niente da fare. I tuoi tessuti, le tue cartilagini, solo loro sanno quando questa cosa è iniziata, ma il cervello fatica a comprendere.

3 - Una mano (piccola, di bambina) si posa sulla spalla di ELENA. ELENA si alza ed esce di scena. Resta solo ELOISA, immersa nei suoi pensieri, il naso chino sui misteriosi gusci di lumaca.

4 – CONTROCAMPO. Primo Piano di ELOISA e, oltre lei, il personaggio di ELENA che sembra ascoltare attentamente il discorso silenzioso di una figura piccola e sfocata.

PETROVA (fc)

Come che sia, il male si trasmette, e non sai da dove è partito, né quando, soddisfatto, si ritirerà in qualche posto sconosciuto. Ammesso che questo posto non sia una piega del tempo situata in un istante futuro, per cui non esiste vaccino che possa debellarlo qui, dove siamo noi. Che non sappiamo quando la storia è iniziata, come raccontarla e come finirà.

5 – ELOISA solleva lo sguardo. Uno sguardo sempre più apprensivo.

ELOISA

Elena? Elena…?!

Alla fine posa gli occhi su un punto, un punto alle spalle della TELECAMERA, pochi metri o dieci leghe, non lo sappiamo. I suoi occhi si sgranano.

6 – ELOISA si alza in piedi. Raccoglie il fiato.

7 – I gusci di lumaca cadono sulla sabbia dalle mani tremanti di ELOISA.

8 – Primo Piano di ELOISA, che guarda altrove e urla:

ELOISA

ELENA!!!!

La TELECAMERA schizza verso l’alto, dove sono le nuvole.

martedì 6 gennaio 2009

Promo teaser per i fumetti degli interludi! Per chi ancora non ne avesse abbastanza...

Illustrazioni dagli interludi

Anche altre persone si sono cimentate con omaggi e spunti, che ho l’occasione di mostrare qui. Ringrazio queste persone perché mi hanno fatto sentire questa cosa una creatura sempre più viva. A Eta un doppio grazie; a lei si deve questo blog – con grande insistenza mi ha convinto che era giunto il momento. Grazie grazie Eta!

Beatrice Brignani
ETA

Alice Seghetti



Ho messo qui anche delle simpatiche immagini che il bravissimo Michele Penco mi ha regalato tempo fa. Non c’entrano con il nostro progetto multimediale, ma visto che sono chiaramente ispirate al sognatore di Providence ho pensato bene di postarle.


I fumetti degli interludi

A un certo punto del cammino, il team di creatori del progetto RE GIALLO: INTERLUDI (che voglio ricordare, siamo principalmente io, Emiliano Guarneri e Leonardo Camastra, più tutta una serie di fedelissimi) comprese che alcuni punti salienti della vicenda non avrebbero mai potuto comparire nei video-episodi. Perciò decidemmo di raccontare quei brevi capitoli utilizzando un medium che tutti abbiamo sempre amato: il fumetto. Essendo soprattutto uno sceneggiatore, ho sempre preferito usare questo linguaggio che quello video, troppo spesso soggetto a restrizioni di varia natura (posso scrivere una storia su un dinosauro parlante senza spendere un soldo, ad esempio), ma è anche vero che bisognava trovare degli artisti in grado di collaborare a questo progetto no profit creando qualcosa di qualitativamente alto.
Beh, li abbiamo trovati. E devo ammettere che in qualche caso si è trattato di una sorpresa; su altri ci avrei messo la mano sul fuoco che avrebbero fatto un buon lavoro.
Purtroppo anche i fumetti richiedono tempo e costanza; così come il video, la mia speranza è che tutto vada per il meglio e che, un giorno, oltre a mostrare qui di seguito qualche disegno isolato, si possa fruire su un sito adatto della bravura di questi amici che si sono prestati a dire la loro su Carcosa e i suoi Cittadini, sull’Amanuense, su Petrova e su uno psicometrico di nome Panos.


Eloisa Alquati

Ebbene sì, fare l’attrice degli episodi video non le bastava. Così è stata messa al lavoro anche su un capitolo dedicato proprio al personaggio che lei interpreta (è tutto simbolico, ragazzi!). Eloisa ha un tratto molto ricercato, angoloso per quanto riguarda figure umane e ambienti, ma che si ammorbidisce molto quando si tratta di disegnare paesaggi e figure aliene; insomma l’ideale per raccontare la realtà contrapposta all’incubo. Peccato solo che non sono convinto dal mio lettering, che rischia di occupare troppo le sue vignette!




Anna Cigoli

Il suo stile pittorico era l’ideale per abbandonare certi stilemi horror e dare alla storia un’atmosfera più onirica e teatrale. Anna non è una fumettista lungimirante, pratica questo medium da poco tempo, e da poco si è cimentata anche nell’illustrazione; nonostante ciò, comincia a farsi notare nell’ambiente e io personalmente la trovo fantastica. Potete trovare i suoi bellissimi lavori sul sito fra i miei collegamenti di questo blog.






Renato Florindi, alias Skeletro379

Praticamente un genio dell’underground, dal tratto sporco e nerissimo, che per il suo capitolo del RE GIALLO: INTERLUDI a fumetti ha dovuto “ingentilirsi”, pur mantenendo il suo estro e sfogandosi nelle ipotesi per le cover (sì, abbiamo anche pensato a una versione cartacea, non si sa mai). Qui ho messo solo pochi esempi, anche perché di Renato ho così tanto materiale che potrei farci una galleria! Fra i miei collegamenti trovate quello a un sito dove ci sono parecchi dei suoi "figli"...dateci un'occhiata.






Ah, questi qua sotto sono i simboli che Renato ha preparato per la nostra storia. Volevo qualcosa di nuovo, non il solito segno di Hastur che ritrovo un po’ ovunque e che mi sembra un po’ auto-referenziale.

Il segno giallo originale


Alessandro Fusari

Già noto in certi circuiti per i suoi fumetti fanta-ironici GAUDEAMUS IGITUR e GELATINEIDE (pubblicati dal Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona nella collezione 100%Schizzo), Alessandro riesce a cambiare stile molto in fretta. Nel capitolo da lui disegnato, ad esempio, aiutandosi con fotografie e modelli, ha dato un’interpretazione del mondo del RE GIALLO intima e sobria, che supporta e nobilita anche i testi. Questo è il suo sito.




Emiliano Guarneri

Anche lui fa un po’ di tutto. Soprattutto, Emiliano è una sorta di X-man con un feeling incredibile per le nuove tecnologie multimediali, ragion per cui riesce ad assorbire a una velocità spaventosa i rudimenti necessari per sfruttare sempre nuovi strumenti. Per questo il suo fumetto è realizzato partendo da modelli 3D e trasformato in una serie di tavole dal sapore milleriano, per una delle vicende del RE GIALLO: INTERLUDI a cui tengo di più (ricordate che parlavo di un dinosauro che parla?).